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La fabbrica dell’Italcementi di Imperia non è nata come tale ma trae le sue origini dalla S.A. Laterizi Calci e Cementi con sede a Genova, nata nel 1900 sull’area un tempo occupata dall’industria dedicata alla fabbricazione degli esplosivi. Nel 1909 muta la sua denominazione diventando S.A. Industria Cementi Portland con sede a Milano. Il passaggio alle dipendenze della Soc. Italiana Cementi (l’odierna Italcementi), nata a Bergamo nel 1864, avviene nel 1923, anno in cui subì un’opera di completo riassetto dei suoi impianti e la costruzione di una teleferica lunga circa 3 Km che dalla cava di Campi Rossi, sita lungo la strada per Pontedassio, portava il materiale estratto direttamente nella fabbrica. Grazie a queste innovazioni la cementeria di Imperia accresceva sempre più l’importanza di fabbrica moderna servita anche da un porto molto idoneo per il traffico dei mercati d’oltre mare. Nei primi anni ’50 la fabbrica vide il suo apice con una produzione che toccò le 80.000 tonnellate ed un organico di 147 persone tra operai ed impiegati. Nel 1957, per motivi tecnici ed economici, il personale venne dimezzato e la produzione si limitò al solo rifornimento del mercato imperiese e ad una parte di quello di Savona. Oggi, dopo tanti anni di totale abbandono, quello che più si nota è come il tempo abbia preso possesso di ogni cosa ricoprendo di polvere gli oggetti lasciati al proprio destino da persone che forse oramai non esistono più.
 
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